Denti rotti o spezzati? Ecco cosa sapere sulle fratture dentali
Traumi, digrignamento notturno, perdita di osso, sono solo alcuni dei fattori che possono indebolire la struttura dei denti, portando alla formazione di fratture dentali.
Quando un dente si scheggia o si rompe, gonfiore e dolore, specialmente durante la masticazione, sono i sintomi che lasciano presagire la presenza di una lesione che può presentarsi come una semplice scheggiatura dello smalto, o come una frattura più grave che coinvolge la polpa o la radice del dente.
Stiamo parlando di un’emergenza odontoiatrica in tutti i sensi, che va quindi trattata con urgenza, per prevenire complicazioni ben più gravi, tra cui la perdita di uno o più denti. Ma approfondiamo l’argomento!
Le fratture dentali sono tutte uguali?
Partiamo subito dicendo di no, non tutte le fratture sono uguali, e riconoscerne la gravità è fondamentale per individuare il trattamento più adatto. Gli odontoiatri, nello specifico, utilizzano diversi sistemi per descrivere i tipi di fratture dentali, come la classificazione di Ellis, che distingue le lesioni in base alla profondità e alle strutture coinvolte.
Ad esempio, si può andare da semplici lesioni superficiali dello smalto, che spesso richiedono interventi minimi, a condizioni più gravi come l’avulsione dentale, in cui il dente viene completamente espulso dalla sua sede naturale.
Senza entrare troppo nei dettagli tecnici, come accennato, comprendere la tipologia di frattura del dente è alla base della scelta del trattamento:
- Lesioni superficiali: sono i casi meno gravi, in cui il dentista può procedere con una levigatura dei bordi e con un’otturazione del dente scheggiato per ripristinare la forma del dente.
- Fratture più profonde: il trattamento in questi casi prevede la devitalizzazione e la ricostruzione del dente.
- Danni gravi: stiamo parlando delle condizioni peggiori, quando cioè il dente è avulso dalla sua sede o in presenza di un danno irrecuperabile. In queste situazioni, bisogna valutare se è possibile effettuare un riposizionamento o inserire un impianto dentale per sostituire il dente perso (a meno che non si tratti di un dente da latte).
Sintomi e rimedi per una frattura dentale: cosa fare?
Così come la scelta del trattamento, anche i sintomi associati a una frattura dentale sono differenti in base alla profondità della lesione e possono essere:
- dolore o fastidio durante la masticazione o quando si esercita pressione sul dente;
- sensibilità accentuata a caldo, freddo o cibi dolci;
- scheggiature visibili o margini irregolari al tatto con la lingua;
- gonfiore o sanguinamento delle gengive o, nei casi più gravi, mobilità del dente.
Anche in assenza di dolore immediato, se sospetti una frattura dentale, la prima cosa da fare è rivolgersi al dentista che, valutando la situazione, può individuare il trattamento più idoneo a risolvere il problema.
Inoltre, ci sono alcuni semplici passi che puoi seguire quando un dente è rotto o spezzato, tra cui:
- Sciacquare la bocca con acqua tiepida per pulire la zona interessata e ridurre il rischio di infezioni.
- Bloccare il sanguinamento applicando delicatamente una garza sterile sulla parte danneggiata.
- Usare un impacco freddo sulla guancia vicino al dente rotto, per ridurre il gonfiore.
- Raccogliere eventuali frammenti, da conservare in soluzione salina o latte.
Nei casi meno gravi il dente può essere salvato, se ad esempio la lesione è superficiale è possibile riparare il danno applicando delle faccette dentali, diversamente, in caso di lesioni più importanti è necessario ricorrere all’estrazione e, come anticipato, sostituire il dente mancante con un impianto dentale.
In caso di trauma dentale, quali sono le conseguenze più comuni?
Se non vengono trattate in modo tempestivo, le fratture dentali possono portare a una serie di conseguenze e problemi ben più seri, come:
- Infezioni e ascessi, che possono estendersi ai tessuti circostanti.
- Parodontite, un’infiammazione cronica delle gengive che può indebolire il supporto dei denti e portare, nei casi più avanzati, alla perdita dell’elemento dentale.
- Problemi di occlusione e difficoltà masticatorie, con possibili dolori articolari alla mandibola.
- Danni estetici, che possono influire negativamente sulla qualità della vita.
- Lesioni ai denti vicini, dovute alla pressione anomala esercitata dal dente fratturato su quelli adiacenti, aumentando il rischio di scheggiature o ulteriori incrinature.
Perché curare una frattura dentale in Albania e a chi affidarsi
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